Come fare un’analisi predittiva per l’export usando AI e Big Data
I dati sono una risorsa strategica di inestimabile valore e la capacità di interpretarli correttamente rappresenta ormai un vero e proprio vantaggio competitivo. Infatti, secondo uno studio condotto da Statista, il volume globale dei dati prodotti nei prossimi tre anni supererà i 390 zettabytes. Un numero impressionante, vero? Eppure, senza strumenti adeguati e senza un’analisi predittiva efficace, quei dati rischiano di rimanere solo un mare di numeri senza valore.
Ecco quindi dove entra in scena l’analisi predittiva: una tecnologia che sfrutta i big data e l’analisi dei dati per tradurre le informazioni in strategie operative efficaci. Per le aziende che vogliono esportare, questa metodologia si traduce in una migliore comprensione dei mercati internazionali, permettendo alle imprese di individuare opportunità di crescita e ottimizzare le risorse disponibili.
Ma come funziona l’analisi predittiva per l’export? Quali strumenti utilizzare? E soprattutto, come applicarla per espandere il proprio business nei principali mercati internazionali? Risponderemo a queste domande esplorando le potenzialità dell’analisi predittiva per l’export e il suo impatto sulle strategie aziendali di medio e lungo periodo.

Cos’è l’analisi predittiva
Prima di entrare nel vivo, fermiamoci un attimo: cosa si intende con predictive analytics? In parole semplici, è l’insieme di tecniche che, grazie all’utilizzo di modelli matematici e algoritmi, consentono di fare previsioni basate sui dati passati e presenti.
L’analisi predittiva dei dati, quindi, offre alle aziende una bussola per orientarsi nei mercati, aiutandole a prendere decisioni strategiche con maggiore sicurezza e precisione.
Non è solo teoria: uno studio di Allied Market Research prevede infatti che il mercato globale dell’analisi predittiva supererà i 35 miliardi di dollari entro i prossimi due anni, registrando un tasso di crescita annuale pari al 21,9%. Questo dato dimostra quanto sia fondamentale per le aziende investire in queste tecnologie per valutare i mercati ad alto potenziale e migliorare la propria competitività all’estero.
Grazie a strumenti di machine learning, inoltre, è possibile analizzare grandi quantità di dati in tempi ridotti e prevedere comportamenti futuri. Ad esempio, nel marketing, questa tecnologia viene usata per personalizzare le campagne, aumentando il tasso di conversione. Nella business intelligence, invece, l’analisi predittiva aiuta a ottimizzare la gestione delle risorse, riducendo sprechi e massimizzando i profitti. Per le aziende che intendano aprirsi a nuovi mercati, l’analisi predittiva per l’export diventa cruciale per identificare i mercati emergenti, prevedere le variazioni della domanda e adattare le strategie di ingresso nei diversi Paesi, garantendo così un vantaggio competitivo su scala internazionale.

Come fare l’analisi predittiva per l’export
Con l’analisi predittiva per l’export, le aziende possono non solo raccogliere dati, ma anche classificarli in varie tipologie, provenienti da diverse fonti (IoT, SMS, video e dark data), per trasformarli in insight utili in grado di orientare le proprie strategie. Questo permette di ottenere previsioni più accurate e dettagliate, un elemento cruciale per l’export, dove è fondamentale comprendere i mercati target e le tendenze dei mercati B2B e B2C.
Inoltre, grazie all’intelligenza artificiale, al machine learning e all’elaborazione del linguaggio naturale (NLP), le imprese possono analizzare rapidamente grandi volumi di dati e individuare pattern nascosti. Tuttavia, per trasformare questi dati in previsioni affidabili e sfruttare appieno il potenziale dell’analisi predittiva per l’export, è fondamentale affidarsi a risorse qualificate, dotate di competenze specifiche, in grado di interpretare i risultati, contestualizzarli rispetto agli obiettivi di business e tradurli in strategie operative efficaci.
Vediamo come implementarla passo dopo passo:
- Individuazione del problema da risolvere. Il primo passo per un’analisi predittiva per l’export efficace consiste nel definire chiaramente l’obiettivo che si vuole raggiungere. Questo significa identificare la domanda chiave a cui i dati dovranno rispondere, come ad esempio: “Quali mercati offrono maggiori opportunità di export per il nostro prodotto?” o “Quali fattori influenzano maggiormente la domanda in un determinato Paese?“. Una corretta definizione del problema garantisce che tutti i passaggi successivi siano mirati e funzionali al raggiungimento di risultati concreti.
- Raccogli i dati rilevanti. Dopo aver individuato il proprio obiettivo, è necessario costruire un database affidabile. Questo può includere dati storici sulle vendite, trend economici dei Paesi target, tendenze di consumo e preferenze dei buyer internazionali. Ad esempio, se vuoi esportare in Germania, è utile analizzare dati sul potere d’acquisto, sulle preferenze di prodotto e sulla stagionalità delle vendite.
- Utilizza software avanzati. Esistono diverse tecnologie che integrano intelligenza artificiale e predictive analytics per rendere questo processo più semplice ed efficace. Questi strumenti permettono di trasformare dati grezzi in informazioni utili per prendere decisioni consapevoli. Ad esempio, l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per il pricing dinamico, analizzando le condizioni di mercato e la domanda per regolare i prezzi dei prodotti nei diversi mercati. Inoltre, l’AI può aiutare le imprese nella gestione della supply chain, prevedendo la domanda, ottimizzando la logistica e riducendo i tempi di consegna, soprattutto nelle spedizioni internazionali. In Co.Mark sfruttiamo dei tool premium che ci permettono di analizzare tutti questi dati.
- Pulisci e prepara i dati per l’analisi. Una volta raccolte le informazioni, il passo successivo è assicurarsi che i dati siano accurati, organizzati e pronti per essere utilizzati. Questo processo include la pulizia e la categorizzazione dei dati, eliminando eventuali errori o duplicazioni. Una preparazione accurata è essenziale per ottenere modelli predittivi affidabili. Ad esempio, se l’analisi indica un’elevata probabilità di successo per un prodotto in un mercato specifico, potrai focalizzarti su quel segmento con strategie mirate ed efficaci.
- Metti in pratica le strategie. I risultati dell’analisi predittiva non devono rimanere un esercizio teorico, ma vanno tradotti in azioni concrete. Come abbiamo visto, grazie all’integrazione con l’intelligenza artificiale, le aziende possono anticipare i desideri dei buyer internazionali analizzandone il comportamento passato e prevedendo le loro future preferenze. Questo permette di definire budget mirati, ottimizzare le campagne di marketing e selezionare i canali di distribuzione più adatti. Offrire prodotti e servizi personalizzati permette infatti di soddisfare in modo più efficace le richieste del mercato, ottimizzando le risorse e massimizzando i risultati delle strategie implementate.
Mettere in pratica i risultati dell’analisi predittiva per l’export è l’ultimo passo per trasformare le previsioni in azioni concrete. Definire budget ottimali, individuare i canali di distribuzione più efficaci o personalizzare l’offerta per rispondere alle richieste del mercato, ogni decisione può fare la differenza.
Per aiutarti a tradurre i risultati dell’analisi predittiva in azioni concrete, CoMark ti affianca con un Temporary Export Specialist che analizza il tuo mercato di riferimento, concentrandosi su aspetti commerciali, export e marketing. Con il nostro servizio di Assessment & Plan, ti forniamo una visione chiara del tuo percorso di sviluppo internazionale, analizzando i dati necessari a orientare le tue scelte strategiche, indentificando i mercati ad alto potenziale e monitorando i principali competitor.
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